bhome.gif (4312 byte)

bchi.gif (3963 byte)

bstoria.gif (4783 byte)

battivita.gif (3558 byte)

bpubblica.gif (4387 byte)

bbiblio.gif (4009 byte)

bparola.gif (4804 byte)

bipazia.gif (3699 byte)

brosa.gif (4931 byte)

Alice, la guardia e l'asino bianco


 

Alice, la guardia e l'asino bianco

Dopo il successo di Alice nel Paese delle domandine, tornano le detunete di Sollicciano, con la guida di Monica Sarsini, a raccontarci la vita all’interno del carcere fiorentino.

 

 

«Chi sono? Chi sono diventata? Come ti può cambiare una carcerazione lunga? Io non lo so, difficile rendersene conto, qualcuna dice: “Sono diventata più forte”, “Ho imparato a dire no”, brave! Tutte consapevoli di loro stesse, della vita; tutte strafiche, super intelligenti, davvero dei fenomeni.

[…]

Una delle poche sicurezze che ho è che il carcere amplifica ogni cosa, cosicché i miei infiniti difetti diventano piccole tragedie, quelli di cui mi rendo conto, chissà quanti ce ne sono di cui non ho coscienza; chissà la faccia quando mi sentirò fare una dichiarazione, se la riceverò, se ci sarà qualcuno con così tanto senso dell’umorismo. Di sicuro qualcosa in me è cambiato, ma non so cosa, sono meno tollerante, ma non ho idea se sia una caratteristica ormai acquisita o se fuori torno come prima; questo, come molto altro, lo potrò appurare solo un domani».

 

Monica Sarsini è nata a Firenze dove vive e lavora sia come scrittrice che come artista visiva.

Tiene corsi di scrittura nella sezione femminile del carcere di Sollicciano, presso l’associazione culturale “il Giardino dei Ciliegi” e in alcuni licei di Firenze.