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Alice, la guardia e l'asino bianco
Alice, la guardia e l'asino bianco
Dopo il successo di Alice nel Paese delle domandine,
tornano le detunete di Sollicciano, con la guida di Monica Sarsini,
a raccontarci la vita all’interno del carcere fiorentino.
«Chi sono? Chi sono diventata? Come ti può cambiare una
carcerazione lunga? Io non lo so, difficile rendersene conto,
qualcuna dice: “Sono diventata più forte”, “Ho imparato a dire no”,
brave! Tutte consapevoli di loro stesse, della vita; tutte
strafiche, super intelligenti, davvero dei fenomeni.
[…]
Una delle poche sicurezze che ho è che il carcere amplifica ogni
cosa, cosicché i miei infiniti difetti diventano piccole tragedie,
quelli di cui mi rendo conto, chissà quanti ce ne sono di cui non ho
coscienza; chissà la faccia quando mi sentirò fare una
dichiarazione, se la riceverò, se ci sarà qualcuno con così tanto
senso dell’umorismo. Di sicuro qualcosa in me è cambiato, ma non so
cosa, sono meno tollerante, ma non ho idea se sia una caratteristica
ormai acquisita o se fuori torno come prima; questo, come molto
altro, lo potrò appurare solo un domani».
Monica Sarsini è nata a Firenze dove vive e
lavora sia come scrittrice che come artista visiva.
Tiene corsi di scrittura nella sezione femminile del
carcere di Sollicciano, presso l’associazione culturale “il Giardino
dei Ciliegi” e in alcuni licei di Firenze. |
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