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Corrispondersi


Il volume è il frutto di un ciclo di incontri dal titolo Corrispondersi fra donne - '800/'900, organizzato dal Giardino dei Ciliegi nel 2007 in collaborazione con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze ("Progetto Donna"), a cura e introduzione di Clotilde Barbarulli e Monica Farnetti; con prefazione di Mara Baronti (Presidente del Giardino dei Ciliegi); e una nota di Sandra Cammelli e Silvia Porto. Riprende il discorso sull' importanza delle lettere che raccontano pensieri sul mondo, sentimenti, felicità e dolori, iniziato nel ciclo di incontri del 2003-2004, sostenuto dagli stessi partners, dal titolo Tra amiche.

 

il perché dell'immagine di Vanessa Bell

"[...] in questo quadro c'è una donna dall'atteggiamento calmo e quieto che sta leggendo e che nell'atto, amiamo pensare, mette in gioco corpo e mente".[...]

 

Nel volume ci sono le narrazioni di: Clotilde Barbarulli, Camille Claudel "del sogno che fu la mia vita, questo è l'incubo..."; Liana Borghi, "Tra Vita e Virginia: l'amicizia tra Vita Sackville-West e Virginia Woolf.", Marisa La Malfa, "Piccola cara...". Simone Weil e le allieve", Monica Farnetti, "Colette ma chérie", Antonella Petricone, "Poesia di un'amore nell'esperienza di Sibilla Aleramo", Laura Graziano, "Elisabeth Bishop e Marianne Moore: fatiche dell'affetto".

Il titolo della presente pubblicazione, dice Mara Baronti nella sua prefazione,  mette in primo piano la capacità relazionale della scrittura di lettere: un corrispondersi dove la parola trova spazio in uno scambio comunicativo oppure in un silenzio in cui, comunque, si mettono in gioco corpo e mente, nella com­plessità del contesto sociale in cui queste donne "illustri" sono vissute. Il volume si propone - proprio perché la letteratura può aprire "finestre" non solo nell'intimo ma anche nel reale - di approfondire alcuni dei molteplici aspetti relativi alla condizione e al sentire fem­minile, di ieri e di oggi. La parola, esprimendo così il sé nell' ambito sociale e storico di riferimento, provoca nuove prospettive, interroga un pensiero mobile, di cambiamento. Il desiderio tocca e ritocca let­tura e scrittura insieme all'esistenza materiale e simbolica delle donne, e ben sappiamo che può provocare nuove aperture in chi rico­mincia, sempre di nuovo, a leggere e a scrivere."