Alice nel paese delle domandine

a cura di Monica Sarsini
Le lettere 2011

copertina Alice nel paese delle domandineLeggere fa evadere, spesso anche scrivere. Lo dimostra l’iniziativa della scrittrice, artista e insegnante Monica Sarsini che per l’associazione “Il Giardino dei Ciliegi” svolge da tre anni un corso di scrittura creativa presso il carcere femminile di Sollicciano, alle porte di Firenze.

 

E’ una segregazione non solo fisica, ma soprattutto mentale quella che raccontano le donne recluse nell’istituto penitenziario. Una quotidianità vuota, puntualmente scandita da orari, percorsi e prassi che si ripetono, e caratterizzata dalla quasi assenza di proposte culturali o formative.

A dare il titolo al volume è la “domandina”, ossia il modo svilente per indicare il modulo da sottoporre alla direzione per qualsiasi richiesta extra (dall’acquisto di uno shampoo alla visita medica).

Forse l’unica eccezione a questa realtà di negazione, fatta di controllo e limiti, è proprio il corso di Monica Sarsini: nessuna traccia, si scrive in piena libertà. In questi tre anni Monica Sarsini raccoglie i testi e, per la pubblicazione, decide di organizzarli in capitoli, ognuno dei quali racchiude un tema: In carcere, Cibo, Il panneggio (ovvero l’uso dei panni per comunicare dalle finestre con gli uomini detenuti nella sezione di fronte con una sorta di alfabeto morse) … Uomini, Figli, Colloqui, solo per citarne alcuni.

Dieci voci che di capitolo in capitolo tornano e si alternano, dove fa capolino anche l’insegnante che, come tenesse un pennello al posto della penna, ritrae le persone e abbozza sfondo e ambienti.

I pensieri e i ricordi delle donne faticano ad allontanarsi dal carcere, tutto sembra essere assorbito da questa esperienza. Traspaiono la solitudine, l’attesa, la tenacia, l’equilibrio precario.

Resta da domandarsi come dovrebbe evolvere la formula carceraria per essere concretamente riabilitativa piuttosto che solo ghettizzante e punitiva.

Alice nel paese delle domandine

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