Dall’anno 2006 è in corso una collaborazione fra il Ce.S.A. e il Centro Adozioni del Comune di Firenze, il progetto “Viaggi nell’adozione”.

Il Ce.S.A. è il Centro di Supporto all’Adozione, ed è la parte del Giardino dei ciliegi che si interessa di adozione. Nasce nel 1997 a partire da alcuni incontri su affido ed adozione, inizia quindi la sua attività prima della Legge n. 476 del 1998, e spontaneamente gli interessati all’adozione, privi in quel momento di punti di riferimento, cominciarono ad frequentare le occasioni che il Giardino offriva di incontro e informazione. Fra le tante iniziative, fu organizzato nel 1999 un corso d’aggiornamento per insegnanti di scuola materna, elementare e media, in collaborazione col CIDI (Centro d’iniziativa democratica degli insegnanti), su “Adozione internazionale e difficoltà scolastiche” e ancora nel 2005 in collaborazione con la Provincia di Firenze abbiamo fatto una ricerca tramite interviste a genitori ed insegnanti sempre sulla vita scolastica dei bambini adottati. Non è stato fatto molto altro sulla relazione scuola/adozione a Firenze, a parte qualche iniziativa di singoli operatori, eppure il problema è importante: il 22 Ottobre 2010 finalmente si è svolto il primo di una serie d’incontri fra Enti, Associazioni di genitori e alcuni Servizi territoriali e il Ministro della Pubblica Istruzione per cominciare ad affrontare il problema a livello istituzionale. Nel 2002 abbiamo organizzato, insieme al Comune di Firenze e molte altre istituzioni (CRESTAT, ASF 10, istituto degli Innocenti, Meyer, ANPAS) un master che ha formato 12 operatrici col titolo, riconosciuto dalla Regione Toscana, di “operatrice sociale per l’accompagnamento dell’adozione e dell’affidamento di minori”. Nello stesso anno apre il Centro Adozioni

Viaggi nell’adozione” ha lo scopo di diffondere la cultura dell’adozione. La cultura è parte del terreno (non a caso CULTURA deriva da COLERE, coltivare) su cui si muove la storia adottiva. Cultura è come vengono guardati i bambini, e i genitori, cultura è come avviene l’integrazione scolastica, cultura sono le domande inopportune, e anche le offese sono cultura. L’importanza della cultura dell’adozione sta proprio nel preparare una parte del terreno su cui radicherà la storia della famiglia adottiva. “Viaggi nell’adozione” vuole quindi essere uno spazio per chi è interessato all’adozione, per chi vuole adottare, per chi ha già adottato, e in questo senso è anche uno spazio del post-adozione.

Nelle nostre serate abbiamo utilizzato film, libri e incontri. Il clima è volutamente informale, guardiamo parti di film, viene presentato un libro nuovo, incontriamo personalità del mondo adottivo e poi parliamo, parliamo insieme di quello che l’incontro ha suscitato, l’incontro vuole essere un momento di riflessione e anche di riposo, che è la situazione migliore per riflettere, riposo dalle pratiche, per chi inizia, riposo anche dopo, quando il bambino è arrivato e alle volte siamo tanto stanchi.

Questo è l’elenco dei film visti,  e le personalità invitate:

  • La piccola Lola di Bertrand Tavernier/2004, con tutte le difficoltà di un’adozione in un paese, la Cambogia, di grande povertà
  • Segreti e bugie di Ken Loach/1996, sul valore della verità nelle relazioni
  • Central do Brasil di Walter Salles/1998, che, come detto dal critico Farinotti, “rivela un Brasile allegramente disperato”
  • Lezioni di volo di Francesca Archibugi/2006, toccante storia di una ricerca delle origini
  • La puntata sull’Ucraina di Mamma ha preso l’aereo, da noi trovata particolarmente interessante perché fa ben capire la nascita del rapporto fra genitori e bambina
  • The blind side di John Lee Hancock/2009, storia vera di un grande incontro umano, quello fra la madre e il figlio adottivo, storia della formazione di una famiglia d’affetti

I libri presentati, alla cui presentazione sono sempre stati presenti gli autori:

  • Quello che non so di me, di Anna Genni Miliotti/2006, sul viaggio di ritorno con la figlia
  • A come adozione di Anna Genni Miliotti/2008, un dizionario adottivo pieno d’informazioni ed esperienza
  • Il padre sospeso di Fabio Selini/2008, l’attesa vista dalla parte di un padre
  • Ci vuole un paese di Anna Genni Miliotti/2011, sull’importanza delle radici per mettere le ali

E ancora, le personalità:

  • Trevor Jordan, docente di etica applicata all’Università di Brisbane, Australia, che, col racconto della sua ricerca della famiglia d’origine, ci ha fatto capire ancora meglio l’importanza della verità e delle radici
  • Rosana Crispim da Costa, scrittrice e mamma adottiva brasiliana, che ci ha fatto “vivere” per una sera l’atmosfera del Brasile

Diversi adottati adulti, a volte coi genitori adottivi, fra cui Marco Cioni, brasiliano, diventato qui in Italia Assistente Sociale, Margarita Soledad Assettati e Silvania Barnini, sudamericane, entrambe, forse non a caso, psicologhe.

 

I Viaggi nell’adozione

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